domenica 13 luglio 2008

CIRCHI ITALIANI

In questi ultimi anni lavorando in giro per l'Europa ho visto numerosi circhi: la prima cosa che mi ha colpito è stato il loro esterno' non che fosse brutto, ma non certo bello come la maggior parte dei circhi italiani che Sfoggiano gruppi elettrogeni su bilico con grande vetrata sonorizzata, i loro camions tutti in fila davanti al circo"in bella mostra", tensostrutture di tutte le dimensioni.ecc. tutto questo non viene messo in mostra solo per il pubblico, ma sopra tutto per motivi di vanità,la concorrenza dei circhi italiani è molto basata sul materiale esterno, ma interessa solo a loro ,al pubblico interessa: SPETTACOLO, AMBIENTE CALDO"in Inverno", LIVELLO DELLA MUSICA TOLLERABILE AI POVERI TIMPANI. E lo spettacolo? be qui le cose cambiano, il rapporto materiale spettacolo è molto sbilanciato a favore del primo,"non per tutti s'intende"ci sono circhi sicuramente completi, anche per merito dei loro giovani artisti veramente capaci. Per i circhi meno brillanti ricordiamo che a volte basta qualche accorgimento di facile individuazione per migliorare: la gente paga non per guardare il circo fuori, ma per guardare quel momento magico dato dai suoi artisti nella mitica pista circense.

Riccardo Orfei

1 commento:

Giuliano Gil ha detto...

Con l' avvento della televisione, dei parchi tematici, e altro, come il circo contemporaneo, penso, ma è anche accertato, che il circo è entrato in una forte crisi esistenziale, economica, accentuata dai forti costi di gestione, vedi sicurezza, nuove leggi per il possesso degli animali, con le tribolazioni causate dai numerosi "animalisti", alti costi per occupare aree pubbliche, nonchè il caro-vita, quindi il tutto fa si che, nel circo, non si investa più ingaggiando artisti d'alto livello, come pure animali, nè per migliorìe e nè per conforts, non solo a favore del pubblico, ma per rimanere coerenti all'indole artistica circense.
Il destino del circo forse, vorrei sbagliarmi, è quello di scomparire piano piano del tutto dalla cultura europea. Come dire, come diceva quello, "meglio la Playstation che gli elefanti di Moira!".

Nel circo, per stare a passo coi tempi, ci sarebbe da modernizzare un po' tutto, la mentalità e soprattutto a partire dai contenuti degli spettacoli, nonchè l'ambiente dove avviene lo spettacolo per il grande pubblico. Come evidenzia Riccardo Orfei: pubblico che viene attirato dal luccichìo esterno vedendo imponenti strutture, luci e presentazioni, ma che poi, una volta dentro, alla fine rimane un pò deluso!
Il messaggio-sfogo, che condivido, di Riccardo io lo intuisco così con due classici proverbi: "certi circhi, molto fumo e poco arrosto" e infine ti accorgi che: "non è tutto oro quel che luccica!" Soprattutto se il circo è di quelli più piccoli e modesti che devono tirare a campare...C'è da capirli!
Esempio: se sei il gestore, dove li vai a pescare quattro spettacolari acrobati, di quelli che volteggiano a diversi metri di altezza e realizzano coreografie molto originali, accattivanti per attirare la gente? E poi, dove li prendi i soldi per pagarli in maniera equa e giusta?
Quindi penso sia questo, sostanzialmente, il motivo: la conduzione del carrozzone è diventato un mestiere difficile da gestire, oltre che molto costoso anche molto rischioso: giri da tutte le parti e non sai se dove andrai verrà gente e, nel caso venisse, non sai se poi piacerai e riscuoterai successo, perchè la gente, bambini compresi, oggi è molto esigente, di palato fine e incontentabile... Per cui si ripropongono sempre le stesse cose, "che noia!", sia per quanto riguarda gli spettacoli che per la pubblicità.
Senza contare la scarsa attenzione in quei particolari importanti come la regia del suono che molti managers, che non sanno nemmeno che cosa sono i decibel, ritengono migliore solo se a tutto volume, come dice Riccardo, a scapito del nostro udito.

Purtroppo c'è da temere che fra qualche anno possano sparire tutti quei piccoli circhi che si ostinano a curare più l'esteriorità che la sostanza! E se lo saranno cercato! Che ci vuoi fare... globalizzare significa anche questo, altre categorie sono crollate da tanto. A parte che i furbi, bada bene non gli astuti, furbi magari con una buona dose di disonestà, non crolleranno mai!

Artista circense? Ecco! Questo sì che è un "animale raro" del passato in via di estinzione! Quei pochi validi rimasti, teniamoceli ben stretti! Come delle pianticelle che se non le innaffi, con degli ingaggi validi, giusta collocazione e infiniti applausi, poi appassiscono! E allora senza più artisti degni e validi che te ne fai di una struttura circense ultimo grido? E' come paragonare, qui in Romagna, una bella e buona piadina al prosciutto nostrano ma senza alcunché dentro!
F.to Sweetwind.